Le Pietre di Ica, un’Enciclopedia Preistorica – Zoologia

Pietra di Ica raffigurante diverse specie di dinosauri.

Concludiamo con questo articolo la nostra rassegna sui principali argomenti trattati dalle pietre di Ica. Questa volta ci occuperemo di zoologia, un tema particolarmente interessante poiché, quando furono incise le pietre, la fauna del nostro pianeta era molto diversa da quella attuale: infatti i dinosauri e altri animali che oggi possiamo solo osservare nei libri di paleontologia camminavano ancora sulla Terra.

Bisogna però essere chiari fin da subito: rispetto agli argomenti di cui ci eravamo occupati nei due articoli precedenti, qui il rischio di trovarci di fronte a dei falsi è molto maggiore. Infatti, come avevamo visto, per i contadini di Ica era facile reperire illustrazioni di dinosauri e altri animali preistorici, che potevano poi riprodurre sulle pietre. Per inciso, anche la pietra mostrata nell’immagine di apertura, che ho scelto perché molto “scenografica”, è – a mio avviso – di dubbia autenticità.

Comunque, è bene specificare che molte delle pietre che raffigurano dinosauri non possono essere state incise dai campesinos. Il perché è presto detto: contengono dettagli sulle caratteristiche fisiche e sulla riproduzione di questi animali tuttora sconosciuti alla scienza, o addirittura in contrasto con le teorie accettate dagli studiosi. Pertanto è logico pensare che i loro autori siano stati proprio gli uomini gliptolitici.

I dinosauri

Facciamo innanzitutto un breve riepilogo sulla questione “uomini e dinosauri”. Ci sono due punti essenziali da tenere in considerazione:

  • I dinosauri sono molto più recenti di quanto comunemente ritenuto: il ritrovamento di tessuti molli di questi animali suggerisce che la loro estinzione risalga al massimo ad un milione di anni fa;
  • L’uomo, al contrario, appare avere un’antichità molto maggiore di quella assegnatagli; dunque potrebbe benissimo aver convissuto con i dinosauri, come le pietre di Ica attestano.

Ricordiamo, inoltre, che all’epoca dei dinosauri (e quindi della civiltà gliptolitica) il pianeta era, con ogni probabilità, più piccolo dell’attuale: ciò comportava una minore gravità, e quindi la possibilità di raggiungere quelle ingenti dimensioni che ancor oggi sorprendono piccoli e grandi.

Specie

Sulle pietre di Ica possiamo individuare diverse specie di dinosauri già note alla paleontologia, o comunque molto simili ad esse. Vediamone alcune (le immagini delle pietre sono tratte da qui).

Stiracosauro.
Stegosauro.
Wuerhosauro (od esperosauro).
Saltasauro.
Parasaurolofo.

Qualcuno potrebbe ritenere improbabile che un simile “catalogo di dinosauri” sia stato redatto in Perù, dato che i fossili di alcune specie effigiate nelle pietre non sono mai stati rinvenuti in Sud America. Tuttavia, confutare una simile obiezione è abbastanza facile. Infatti:

  1. Il fatto che in un dato luogo non siano stati ritrovati resti fossili di una determinata specie non ci dà la certezza che quella specie fosse assente;
  2. Come già discusso qui, la civiltà gliptolitica era sicuramente in contatto con tutto il resto del mondo, e pertanto poteva conoscere facilmente anche la fauna “esotica”; del resto, qualunque europeo sa come sono fatti i leoni e le giraffe, sebbene questi animali vivano solo in Africa!

Caratteristiche fisiche

Come possiamo notare, i dinosauri raffigurati nelle pietre sono spesso “decorati”, presentano cioè sul corpo dei segni: linee, cerchi, eccetera. È logico supporre che lo scopo di questi segni fosse quello di fornire ulteriori dettagli sull’aspetto fisico dei dinosauri, e questa idea sembra essere confermata da recenti ritrovamenti fossili.

Le ossa, infatti, non sono l’unico tipo di reperto fossile ritrovato: sono state rinvenute anche parti di pelle appartenenti a dinosauri. E alcuni di questi fossili ricordano in modo impressionante i motivi e i disegni che sfoggiano i dinosauri raffigurati sulle pietre di Ica. Qua sotto un paio di esempi.

Due resti fossili di pelle, appartenenti rispettivamente ad Haestasaurus (in basso) e Scolosaurus (a destra), ricordano i motivi con cui sono “decorati” i dinosauri rappresentati sulle pietre. In particolare, i “cerchi” potrebbero corrispondere ai tubercoli tipici dei dinosauri corazzati. Le immagini dei fossili sono tratte da qui.

Questi dettagli dovrebbero lasciare ben pochi dubbi sul fatto che le pietre furono incise da chi aveva visto dal vivo i dinosauri. Tuttavia, se vi fosse rimasto ancora qualche dubbio, le prossime pietre ve lo demoliranno completamente.

Ciclo vitale

Un’opinione comune a tutti i paleontologi è che i dinosauri fossero animali ovipari, come i moderni uccelli. Questa ipotesi è supportata dal ritrovamento di uova di dinosauro fossilizzate, o addirittura di veri e propri nidi. Ma siamo sicuri che questo fosse l’unico metodo di riproduzione dei dinosauri? Se diamo credito alle pietre di Ica, sembrerebbe proprio di no…

Le incisioni mostrano che tra i dinosauri c’era una notevole varietà di meccanismi riproduttivi: c’erano specie ovipare (che deponevano le uova), specie vivipare (che partorivano i piccoli), e così via. Le due immagini qua sotto, per esempio, mostrano un dinosauro oviparo: nella prima si osserva il dinosauro mentre depone un uovo; nella seconda si vede il piccolo che esce dall’uovo, proprio come un pulcino.

Un esempio di dinosauro oviparo. Immagini tratte da qui.

Queste altre due pietre mostrano un esempio di riproduzione vivipara: nella prima si osserva un dinosauro nell’atto di partorire un piccolo, mentre nella seconda due “veterinari” gliptolitici sembrano apprestarsi ad operare una femmina gravida di dinosauro.

I dinosauri raffigurati in queste due pietre (probabilmente appartenenti a due specie affini) erano vivipari. Immagini tratte da qui.

Ma ecco due ulteriori, eccezionali esempi di riproduzione vivipara. A mio avviso, queste pietre rivestono un’importanza straordinaria per la paleontologia: rivelano infatti che alcuni sauropodi erano non già rettili, bensì mammiferi. Come possiamo notare, infatti, nella prima pietra il dinosauro è provvisto di mammelle e sta partorendo un piccolo, mentre nella seconda sta allattando due cuccioli! Da notare, fra l’altro, il progressivo sviluppo del collo nei piccoli… Tutti questi particolari (completamente in contrasto con le teorie dei paleontologi) dimostrano che chi realizzò le incisioni conosceva bene questi animali, e costituiscono pertanto un’ulteriore prova dell’autenticità delle pietre.

Queste due pietre mostrano che alcuni sauropodi erano vivipari e allattavano i piccoli, esattamente come i moderni mammiferi. Immagine a sinistra da qui; immagine a destra da qui.

Quest’ultima pietra è particolarmente interessante poiché, come un dipinto di Maria Sibylla Merian, illustra tutte le fasi del ciclo vitale dell’animale (in questo caso, un dinosauro sauropode con piastre sul dorso, analoghe a quelle dello stegosauro). Osserviamo che vicino all’adulto compaiono dei “girini” in varie fasi di sviluppo e un esemplare giovane: ciò indica che questa specie si riproduceva in modo molto simile agli anfibi.

Ciclo vitale di un dinosauro “anfibio”: a sinistra, tre fasi dello sviluppo dei “girini”; a destra, veduta d’insieme che mostra l’adulto, alcuni girini e un esemplare giovane. Immagini tratte da qui.

Altri animali

Sulle pietre di Ica non compaiono soltanto i dinosauri: si possono riconoscere, infatti, anche molti animali “moderni”, estinti o tuttora esistenti. Premesso che, anche in questo caso, la falsificazione non può essere esclusa, vediamo qualche esempio (le immagini sono tratte da qui).

Mucca con vitello.
Cavallo.
Pipistrello dalla coda stranamente lunga.
Strano animale, che ricorda vagamente specie tipiche del Cambriano.
Mosca.

È opinione comune che i dinosauri siano stati i padroni incontrastati del pianeta per quasi duecento milioni di anni. La loro coesistenza con specie evolute di mammiferi (e tanto più con l’uomo) viene ritenuta impossibile. Eppure le pietre di Ica sono lì a testimoniare esattamente il contrario: esistette un periodo in cui uomini, dinosauri e altre creature camminavano insieme sulla Terra. In seguito un immane cataclisma provocò l’estinzione dei dinosauri e la fine della civiltà gliptolitica: l’Umanità retrocesse all’età della pietra, mentre gli altri animali, mammiferi in primis, ebbero modo di moltiplicarsi e divennero i nuovi padroni della Terra. Finché la civiltà umana non fiorì di nuovo…

Ma questa è un’altra storia.

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