Le Pandemie Future

Micrografia elettronica (colorata artificialmente) del “virus dell’immunodeficienza umana” (HIV). Da qui.

Come indicato dal motto di questo blog, le ricerche qui pubblicate abbracciano non solo il passato e il presente, ma anche il futuro. Ma come si fa a svolgere ricerche su ciò che ancora non è accaduto? La cosa è più semplice di quanto si pensi: basta, infatti, attingere alle giuste fonti, proprio come faremmo per una ricerca ordinaria. Le fonti per gli eventi passati sono gli scritti degli antichi storici, i reperti archeologici e – se ci avviciniamo al presente – giornali, fotografie e filmati. Per quanto riguarda i fatti contemporanei, possiamo venirne facilmente a conoscenza leggendo le cronache, facilmente reperibili anche su Internet.

Ma anche gli eventi futuri, pur non ancora accaduti, possono essere indagati. Le fonti, in questo caso, sono principalmente le pellicole cinematografiche, i cartoni animati e i fumetti: gli eventi più importanti, infatti, appaiono sempre (in maniera più o meno criptica) in queste produzioni prima di concretizzarsi. È ciò che viene definito “programmazione predittiva”: i burattinai che manovrano il mondo anticipano gli accadimenti da loro pianificati, in modo che, quando avverranno, le masse saranno già pronte (in quanto preparate inconsciamente) ad accoglierli. Non solo: in tal modo, potranno giustificarsi dicendo “Noi vi avevamo avvertito; siete voi che non avete compreso”.

Ebbene, ultimamente abbiamo assistito a molti avvertimenti, non criptici ma espliciti, riguardo alla possibilità concreta di nuove pandemie. Si tratta solo di terrorismo psicologico, o c’è dell’altro? Cercheremo di scoprirlo in questo articolo, ripercorrendo i recenti proclami da parte di personaggi importanti ed esaminando alcuni probabili “messaggi segreti”.

Notizie e proclami ufficiali

Esistono numerose “previsioni” dell’infausto evento che ha colpito il mondo nel 2020; allo stesso modo, ne esistono molte altre di analoghi, e ancora più infausti, eventi futuri. Sarebbe stucchevole riportare tutti questi avvertimenti; faremo perciò una rassegna dei più significativi.

Uno dei “profeti di sventura” più attivi nel panorama internazionale è senz’altro Bill Gates, noto miliardario e filantropo, nonché appassionato di informatica e virologia. Fu lui ad avvertire, nel 2015, che il mondo non era pronto per la prossima pandemia; ed è stato ancora lui, negli ultimi due anni, a lanciare ulteriori moniti sui rischi sanitari che corriamo. “Dobbiamo prepararci per la prossima pandemia”, afferma in questo video di giugno 2020 (minuto 7:05), che “questa volta attirerà l’attenzione” (detto con un malcelato sorrisetto…).

Recentemente, il Nostro è tornato ad avvertirci che un’altra pandemia sta arrivando: stavolta però sarà causata da un patogeno diverso. Ma quale? Questa pagina sul sito della GAVI (noto ente che promuove la vaccinazione, finanziato anche dalla Fondazione Bill & Melinda Gates) elenca diversi patogeni “papabili” per una futura pandemia: tra questi, alcuni virus influenzali, il virus Ebola, il virus Marburg e altri ancora. Per fortuna, presto uscirà un libro in cui il buon Bill spiegherà come prevenire il disastro…

Micrografia elettronica (colorata artificialmente) del “virus Marburg”, uno degli “indiziati” per la prossima pandemia. Da qui.

Altri accorati appelli arrivano dalla Presidente della Commissione Europea, tal Ursula von der Leyen: l’Europa deve prepararsi ad “un’era delle pandemie” (sic!). Le hanno fatto eco (ma con toni decisamente più allarmistici, come loro solito) gli scienziati: il mondo sta entrando nell’era delle pandemie!

Neanche il nostro attuale Presidente del Consiglio ha fatto mancare alcune “frecciatine”: a detta sua, infatti, “Mentre ci prepariamo per la prossima pandemia, la nostra priorità deve essere quella di garantire che tutti noi superiamo quella attuale insieme”. Non solo: secondo lui dovremmo prepararci anche per i “prossimi, purtroppo inevitabili, drammi sanitari”.

Che dire poi dello scenario pubblicato dal John Hopkins Center for Health Security e incentrato su un’ipotetica pandemia denominata “SPARS”, provocata da un coronavirus e prevista per il triennio 2025-2028? Lo scenario, salito alla ribalta nel 2020, risale in realtà al 2017, per cui sembra aver preconizzato, in un certo senso, anche la pandemia attuale. Di certo però l’accenno al 2025 non fa dormire sonni tranquilli…

Programmazione predittiva

Vediamo ora alcuni esempi di programmazione predittiva, cominciando dalle famigerate “Carte degli Illuminati”. Una delle carte più note è quella intitolata “Epidemic”, nella quale moltissimi hanno visto un riferimento alla pandemia da coronavirus (ne avevamo già parlato). Tuttavia, dato che quella attuale non è l’unica pandemia programmata, dovrebbero esserci altre carte sullo stesso tema…

E in effetti, la carta “Vile Secretions” potrebbe rappresentare un ulteriore riferimento. La didascalia recita: “Ho sentito che basta toccarli e… Iiiiih, che schifo!”. Sembrerebbe quindi alludere ad una malattia che si trasmette da persona a persona tramite il contatto fisico. Nel disegno si nota, però, anche la carta “Hoax” (Truffa), segno che anche questa epidemia/pandemia (nonostante l’isteria di massa che molto probabilmente la seguirà) sarà falsa, costruita a tavolino.

Ad una malattia trasmessa “tramite il sudore” fa riferimento anche la canzone 2030 degli Articolo 31, pubblicata nel 1996. Vi consiglio vivamente di ascoltare questo brano, che rappresenta un vero distillato di programmazione predittiva (trovate qui la versione integrale con il testo). La parte che ci interessa è la seguente:

“Il sesso virtuale è più salubre in quanto che c’è / un virus che si prende tramite il sudore / e in 90 ore si muore / l’HIV in confronto sembra un raffreddore / è un esperimento bellico sfuggito / e il risultato è che nessuno fa l’amore”.

Per quanto riguarda il cinema, negli ultimi dieci anni il tema delle epidemie è stato affrontato in moltissime pellicole, e questo filone è cresciuto in maniera notevolissima a partire dal 2020: dei circa 22.500 titoli, solo poco più di 150 (nemmeno l’1%!) risalgono a prima di quell’anno! Perciò, è difficile capire quando abbiamo a che fare con un’attività di programmazione predittiva vera e propria e quando invece la pellicola è semplicemente ispirata agli eventi degli ultimi due anni e quindi “genuina”. In linea generale, più andremo indietro nel tempo, più i riferimenti ad epidemie e pandemie saranno “sospetti”.

È probabile quindi che in alcune produzioni antecedenti al 2020 possa essere adombrata qualche pandemia futura. A mio avviso, rivestono particolare importanza tutte quelle pellicole in cui il topos del virus si associa a quello della zombificazione di massa (per esempio 28 giorni dopo, Io sono leggenda, World War Z).

A questo punto, il lettore potrà chiedersi: cosa possiamo fare per evitare un futuro del genere, fatto solo di “drammi sanitari” uno dietro l’altro?

La risposta è semplice: per prima cosa, è fondamentale capire che gli scenari tanto paventati sono solo spauracchi e nulla più. La salute e la malattia (e, dunque, le epidemie) sono legate indissolubilmente allo stile di vita, all’igiene, all’inquinamento chimico ed elettromagnetico; ovviamente, però, è molto più comodo far credere che il mondo sia in balia di fantomatici mostriciattoli invisibili pronti ad attaccare da un momento all’altro. Comprendere la falsità di una visione così limitata della salute umana è il primo passo per far sì che “l’era delle pandemie” finisca prima ancora di essere iniziata.

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