Programmazione Predittiva: Tempesta Solare

Le notizie su una imminente (e catastrofica) tempesta solare sono solo falsi allarmi? O c’è di più?

Recentemente, varie testate giornalistiche hanno rispolverato l’argomento “tempesta solare”. Diversi articoli dal sapore allarmistico (vedi ad esempio questo) avvertono i poveri terrestri delle conseguenze catastrofiche di un simile evento, in primis Internet fuori uso, per molti quella in assoluto più spaventosa.

Ma articoli del genere (basati a loro volta su fantomatici “studi”) non sono nuovi: questo, del 2014, sosteneva che una “super tempesta solare” era inevitabile; quest’altro, del 2009, minacciava una tempesta solare entro il 2012; quest’altro ancora, del 2017, era più “ottimista” e collocava l’evento entro i prossimi 100 anni, specificando però che sarebbe stato “mortale” (il solito pizzico di terrorismo mediatico che “insaporisce” la notizia).

Urge ricordare che chi diffonde simili “profezie” non ha certo il dono della chiaroveggenza: semplicemente, si limita ad avvertire la popolazione di ciò che è stato pianificato dall’élite… e che accadrà al momento prescelto. Si tratta di programmazione predittiva, un argomento che abbiamo già affrontato qui e qui.

Dunque, quelle che sembrano ipotesi o congetture sono in realtà avvertimenti: la tempesta solare ci sarà; è solo questione di tempo. O almeno, è questo il piano… che potrebbe ovviamente anche fallire. Tuttavia, è meglio prepararsi psicologicamente ad ogni evenienza: pertanto, in questo articolo cercheremo di approfondire la questione.

Le tempeste solari passate

Una tempesta solare si verifica quando il Sole emette una grande quantità di energia sotto forma di particelle (vento solare) o di onde elettromagnetiche, le quali possono raggiungere la Terra. Le tempeste sono più comuni quando l’attività solare è maggiore, cioè durante la fase di “massimo” del ciclo solare. Ciascun ciclo solare ha una durata di 11 anni e l’ultimo ciclo è iniziato alla fine del 2019 (il massimo solare si avrà quindi intorno al 2025).

Tempeste solari abbastanza forti da influire in modo rilevante sulla Terra si sono già verificate in passato (qui una lista). Tra queste, un posto di primo piano è occupato dalla tempesta del 1859, nota anche come evento di Carrington, la più forte mai registrata. La tempesta provocò danni alle linee telegrafiche, causando un’interruzione di 14 ore, e produsse un’aurora boreale visibile perfino da Roma e dai Caraibi. Un’altra tempesta molto forte si ebbe nel 1921, mentre un’altra più debole si è verificata nel 1989, colpendo in particolare il Québec.

Fotografia dell’aurora osservata da New York durante la tempesta solare del 1989. Da qui.

Oggi, una tempesta come quella del 1859 avrebbe effetti ben più catastrofici, in quanto gran parte della nostra tecnologia è basata sull’energia elettrica. Oltre agli elettrodomestici, a fare le spese di un blackout globale sarebbero le macchine dei reparti di rianimazione ospedalieri (il che porterebbe alla morte migliaia di pazienti), la gran parte dei mezzi di trasporto (con conseguente interruzione delle catene di approvvigionamento) e tutti i dispositivi informatici. Internet sarebbe inutilizzabile e il denaro elettronico svanirebbe nel nulla. Insomma, uno scenario apocalittico, che però sembra ormai tutt’altro che impossibile.

Le “premonizioni”

Gli articoli di giornale citati poc’anzi non sono gli unici “oracoli”: riferimenti ad una tempesta solare si ritrovano, per esempio, anche in numerose pellicole cinematografiche, oltre che in fumetti e cartoni animati. Certo, potrebbe benissimo trattarsi di una casualità… Ma è sempre meglio non sottovalutare troppo l’insistenza su certi argomenti (11 settembre docet).

Vediamo dunque alcune tra le “previsioni” più significative…

Segnali dal futuro (2009)

Film incentrato sulla previsione di una serie di disastri, uno dei quali è proprio una tempesta solare così forte da porre fine alla civiltà e alla vita sulla Terra. Un fotogramma della pellicola, mostrato qua sotto, sembra associare l’evento a una data non molto lontana nel tempo: i numeri 5, 41 e 24 potrebbero infatti indicare il 5 maggio (4 + 1 = 5) del 2024. Un’altra interpretazione, considerando la data a fianco (1/8/01), potrebbe essere il 1° settembre (1 + 8 = 9), forse anch’esso del 2024. Queste date non sono molto distanti dal periodo del prossimo massimo solare, previsto per il luglio 2025.

Una scena del film. Qui il video.

2012 (2009)

In questo celebre film catastrofico si verificano diversi immani disastri provocati dallo slittamento della crosta terrestre. Questo, a sua volta, era stato innescato proprio da una tempesta solare. Il titolo del film prende chiaramente spunto dalla teoria secondo cui il calendario Maya aveva previsto la “fine del mondo” nel 2012. La teoria è stata palesemente smentita dai fatti, anche se certi pericoli potrebbero non essere ancora scampati

Futurama – Addio alle braccia (2012)

L’argomento di questo episodio della serie è proprio una tempesta solare, che prima di abbattersi su Marte mette fuori uso tutti i dispositivi elettronici terrestri. Ricordiamo che gli autori di Futurama sono gli stessi dei Simpsons, una serie arcinota, fra l’altro, anche per le sue “previsioni”…

I Simpson – Homer frequenta un corso privato (2013)

Ma potevano mancare proprio i Simpson? Ovviamente no: in questo episodio, il nono della ventiquattresima stagione (un riferimento al settembre 2024?), c’è infatti un riferimento a catastrofi che farebbero regredire la civiltà allo stato primitivo, tra cui appunto le tempeste solari. Nello stesso episodio, un malfunzionamento di una centrale nucleare causa un blackout in tutta la città, proprio lo stesso effetto che avrebbe avuto una tempesta solare.

Homer Simpson guarda un video dove si prefigurano tempeste solari (solar flares).

Solar Flare (2015-presente)

Si tratta di una serie di storie a fumetti (qui il sito di riferimento) ambientate in un mondo colpito da una tempesta solare, “al buio” e senza energia elettrica. Poiché un tale scenario offre terreno fertile alla fantasia di un autore, e poiché qui l’argomento è stato sviluppato molto più diffusamente rispetto ai film, si potrebbe pensare che il riferimento a possibili eventi futuri sia casuale. Come già detto, non possiamo escludere questa ipotesi; ricordiamoci però che anche i fumetti possono svolgere attività di programmazione predittiva.

Un’immagine tratta dal fumetto. Da qui.

L’ordine esecutivo di Obama (2016)

Nell’ottobre del 2016, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama emanò un ordine esecutivo per “preparare la nazione agli eventi meteorologici spaziali”. È bene chiarire che personaggi così altolocati non compiono mai azioni a favore del popolo: è probabile quindi che la “preparazione” non fosse volta ad evitare o a minimizzare le conseguenze negative di un determinato evento, ma semmai a provocarlo.

Lo “Scenario Helios” (2016)

Nell’Helios Solar Storm Scenario (scaricabile da qui) vengono presi in considerazione tre differenti scenari che potrebbero scaturire da una tempesta solare, dal migliore al peggiore, ed esaminati nei particolari. Chiaramente non possiamo dire se il documento si rivelerà in seguito un vero e proprio protocollo; tuttavia, esso merita senza dubbio di essere preso in considerazione. Anche gli “scenari”, infatti, possono essere talora “profetici”…

The Economist (2020)

L’Economist è un settimanale britannico già noto per le sue copertine criptiche, che sembrano talvolta riferirsi proprio al futuro. Nel numero del 27 giugno 2020, in copertina campeggiava il titolo La prossima catastrofe (e come sopravvivere ad essa) e un’immagine che mostrava diverse possibili catastrofi future: eruzioni vulcaniche, scioglimento dei ghiacci, epidemie… e una tempesta solare. Notiamo che sotto il quadretto che raffigura quest’ultima ci sono due prese per la corrente: un chiaro riferimento alle conseguenze disastrose che l’evento avrebbe per tutti i sistemi basati sull’elettricità.

Immagine tratta dalla copertina dell’Economist del 27 giugno 2020.

I mezzi e il fine

Senza dubbio, alcuni lettori arrivati fin qui storceranno il naso, affermando che pianificare un evento naturale (e, soprattutto, di tale portata) è praticamente impossibile. Questo è senz’altro vero; eppure, se ci pensiamo bene, una tempesta solare altro non è che una potente emissione di energia… Energia che potrebbe essere fornita, sotto forma di onde elettromagnetiche, anche da satelliti artificiali appositamente costruiti (una forma di guerra elettronica). D’altronde, già sappiamo che i satelliti possono essere usati per scopi non convenzionali…

Rimane ancora, però, un punto importante da chiarire, e cioè il movente di un simile piano. A mio parere, gli obiettivi da raggiungere potrebbero essere diversi: per prima cosa, l’interruzione delle cure ospedaliere e delle catene di approvvigionamento porterebbe, soprattutto nei Paesi occidentali, alla riduzione della popolazione, un altro degli scenari futuri auspicati dall’élite.

In secondo luogo, il danneggiamento della rete elettrica potrebbe facilitare la transizione alla “rete intelligente” (smart grid), presentata come più sicura in caso di tempeste solari, ma in realtà un cavallo di Troia per estendere sempre di più il controllo di massa (potete approfondire qui).

Come già precisato all’inizio di questo articolo, non possiamo essere certi che questo fosco scenario si concretizzi: stiamo pur sempre parlando del futuro, un futuro che ci stiamo costruendo giorno dopo giorno e che potrebbe quindi rivelarsi diverso da quanto sperato dall’élite.

Tuttavia, nel malaugurato caso che questo piano diabolico andasse a segno, dovremo farci trovare pronti: bisogna pensare quindi, fin da subito, a come sopravvivere in assenza dei mezzi tecnologici a cui siamo abituati. Meglio organizzarsi prima che si scateni la “tempesta perfetta”.

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